Il MISE ha ufficializzato l’arrivo del bonus TV, l’incentivo che permetterà ai consumatori di adeguarsi al nuovo standard acquistando un decoder o una nuova tv. C’è tempo fino al 2021 per smaltire i dispositivi non predisposti alla ricezione del nuovo digitale terrestre DVB T2. Quali saranno le novità introdotte da questo passaggio e come riconoscere i modelli già abilitati?
La nuova tecnologia Dvb T2
Non sono passati molti anni da quando l’analogico lasciava spazio al digitale terrestre e ora la televisione italiana è pronta per un’altra rivoluzione che cambierà il panorama delle reti tv. Tra il 2020 e il 2022 le trasmissioni italiane daranno luogo a uno «switch» tecnologico verso nuove modalità di ricezione del segnale. In sintesi, si passerà dallo standard di trasmissione televisivo DVB (digital video broadcasting) T1 al DVB T2. Come accadde allora, anche questa volta i vecchi televisori dovranno essere sostituiti. Niente paura, però, perché c’è ancora tempo: dal 2020 infatti entreremo in una sorta di fase transitoria che durerà circa due anni e darà tempo agli utenti di dotarsi degli apparecchi necessari per la nuova tecnologia, che sarà in vigore in maniera definitiva dal 1° luglio 2022.
Ma perché questo aggiornamento? Alla base del nuovo standard di trasmissione del segnale tv, c’è la liberazione delle frequenze mobili della banda 700 (compresa tra i 694 e i 790 MHz), indispensabili per la rete mobile 5G, quella che consentirà connessioni molto veloci con un notevole miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione.
Con il nuovo standard e il cambiamento delle frequenze, i televisori non adeguati saranno incapaci di trasmettere i segnali: ecco cosa si deve fare per adeguare o cambiare la televisione e come richiedere il Bonus tv 2019.